Urologo Tuscolana
Questa scheda è stata visualizzata 142 volteL’infermiere di Urologo Tuscolana è quel professionista della salute che gestisce in collaborazione interprofessionale il paziente garantendo una assistenza a 360° ai pazienti con problematiche del tratto genito-urinario o nelle fasi precedenti e successive all’intervento chirurgico. l’esperto in questo settore è una figura piuttosto preziosa e ricercata sia nell’ambito ospedaliero che in quello domiciliare. quando parliamo di urologia qualcuno può alludere subito agli apparati sessuali di cui siamo tutti dotati, asserendo come tale branca specialistica sia in stretta relazione con branche “cugine” quali la ginecologia e l’andrologia.
l’urologia, però, è cosa diversa da questo; si tratta di una delle più antiche specializzazioni mediche del mondo ed è tanto documentata quanto comuni sono le patologie a carico di questa specialità. si ipotizza, infatti, che il primo caso di intervento urologico a carico dell’apparato escretore sia stato effettuato addirittura nel vi secolo a.c., a siracusa.
infermieri in attività in un reparto di urologia in un quadro come questo, con un tale bagaglio sulle spalle, quella del professionista infermiere si identifica immediatamente come una figura esperta e formata per far fronte ai più comuni problemi post-operatori e di gestione di un paziente urologico. l’identità e il ruolo dell’infermiere in urologia l’infermiere esperto in urologia è un professionista sanitario che gestisce in maniera autonoma e completa l’assistenza pre e post operatoria dei pazienti affetti da patologia a carico dell’apparato genito-urinario.
è una figura particolarmente preziosa tanto nel reparto di degenza quanto in ambito domiciliare per via delle eventuali complicanze relative al post operatorio, oltre che per la corretta gestione e manutenzione dei presidi che spesso sono diretta conseguenza degli interventi urologici, quali, ad esempio:
cateteri vescicali nefrostomie urostomie drenaggi addominali in reparto l’infermiere di urologia è quella figura deputata alla preparazione e informazione del paziente candidato ad un intervento in ambito urologico: verifica la corretta adesione al protocollo terapeutico e alimentare pre intervento gestisce e verifica insieme al medico la necessità di eventuale clistere evacuativo è responsabile della somministrazione delle terapie e le profilassi antibiotiche preoperatorie oltre ad eventuali terapie da sospendere con adeguato margine di tempo (vedasi le terapie con warfarin sodico o cardio aspirina che vanno sospese entro 15 giorni dall’intervento per non aumentare il rischio di sanguinamento in sala operatoria).
all’arrivo in reparto del paziente, l’infermiere verifica tutte le indicazioni preoperatorie di cui sopra e completa le pratiche definendo l’eventuale tricotomia da eseguire e la somministrazione della terapia antalgica, analgesica o di preanestesia configurata al colloquio anestesiologico.
in contesto urologico è importante tanto quanto nei reparti di criticità (come cardiologia o terapia intensiva) tenere monitorati rapporti e bilanci di entrata/uscita del paziente in ricovero; è di responsabilità infermieristica passare in rassegna i degenti appuntando le uscite da diuresi, drenaggi, nefrostomie e sondini-nasogastrici al fine di valutare uno stato di disidratazione o di ritenzione idrica.
i parametri vitali, soprattutto nelle prime due giornate post-operatorie, rivestono un importante campanello d’allarme unito alle uscite idriche del paziente; una situazione di forte sbilanciamento pressorio rispetto alla normalità del degente o una temperatura eccessivamente alta potrebbero far sospettare una complicanza relativa all’intervento effettuato (anche se diverse complicanze si manifestano solo dopo diversi giorni dall’intervento e perciò al domicilio del paziente, ormai dimesso).
Tel: 0645548090