Geriatria Tuscolana

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Il centro diurno di Geriatria Tuscolana  per anziani non autosufficienti o per anziani affetti da demenza può essere definito come un luogo che offre servizi sociosanitari diurni esterni al domicilio

In un contesto protetto, a persone anziane che presentano perdite di autonomia di vario grado e tipo. ha lo scopo di favorire il recupero o il mantenimento delle capacità psicofisiche residue, al fine di consentire la permanenza della persona non autosufficiente o con demenza al proprio domicilio il più a lungo possibile, offrendo sostegno al nucleo familiare.

Il centro diurno si caratterizza come intervento alternativo al ricovero e come supporto ai caregiver familiari che si occupano quotidianamente dell’anziano non autosufficiente. attualmente, sono attivi in italia 19.421 posti, di cui 16.910 nei centri diurni per anziani non autosufficienti, e 2.511 nei centri diurni per anziani affetti da demenza (pesaresi, 2015).

Il presente lavoro intende fare il punto sulle attività di prevenzione e di trattamento delle sindromi geriatriche da realizzare all’interno dei centri diurni per anziani non autosufficienti. la prevenzione e il trattamento delle sindromi geriatriche  l’organizzazione dell’assistenza in un centro diurno per anziani deve comprendere protocolli rivolti alla prevenzione, diagnosi e cura delle sindromi geriatriche, previa una adeguata sensibilizzazione del personale di cura.

L’offerta dei centri diurni prevede infatti accanto agli interventi sociali e di animazione (attività ludiche, ricreative), variamente modulati, interventi medico infermieristici, servizi riabilitativi e servizi alla persona (attività manuali, riabilitazione cognitiva, attività occupazionali) pensate e realizzate per il singolo utente o per piccoli gruppi.

queste attività strutturate vengono fornite da personale socio assistenziale o socio-sanitario, secondo precisi standard architettonici e gestionali definiti dalle normative regionali sull’autorizzazione al funzionamento e sull’accreditamento. le sindromi geriatriche sono quelle condizioni patologiche tipiche dell’anziano che riconoscono una genesi multifattoriale e che tendono a presentarsi in maniera ricorrente nella storia clinica del paziente.

esse sono rappresentata ad esempio da: cadute, lesioni da pressione, malnutrizione, delirium, incontinenza urinaria, dolore cronico e ricorrente. la segnalazione e l’approccio di prevenzione ed assistenza per tali problematiche viene effettuato principalmente dall’infermiere, con la consulenza, ove necessario, dello specialista geriatra e in accordo con il medico di medicina generale.

Cadute  le cadute e l’equilibrio instabile rientrano tra i problemi clinici più seri degli anziani, essendo associati a tassi di mortalità e morbidità elevati, la cui frequenza aumenta all’aumentare dell’età. dati recenti stimano infatti nelle rsa europee un’incidenza di cadute di 2,2 episodi/anno/persona negli uomini e di 1,5 nelle donne.

in realtà il problema delle cadute nella popolazione anziana, non è semplicemente legato all’elevata incidenza, quanto piuttosto alla combinazione di incidenza e facilità di andare incontro ad importanti danni fisici (ferite, fratture, trauma cranico…) anche per cadute lievi,  a seguito dell’elevata prevalenza tra gli anziani di malattie come l’osteoporosi, patologie del sistemi nervoso, cardiovascolare e osteoarticolare (osteoporosi) e di un generale il rallentamento dei riflessi protettivi.

Inoltre,  la guarigione da una lesione, come per esempio una frattura, è di solito lenta nelle persone anziane e ciò aumenta il rischio di successive cadute. un’altra complicazione è data dalla sindrome ansiosa post-caduta, in cui l’anziano proprio per la paura di cadere si cautela eccessivamente riducendo significativamente il movimento e le attività.

Tel: 0645548090

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