Cancellazione Protesti Tuscolana
Questa scheda è stata visualizzata 204 volteCome si deve fare la Cancellazione protesti Tuscolana. come cancellare un protesto bancario o postale.
Info e dettagli su come cancellare una cambiale protestata, iter da seguire e documenti da presentare. quando un cittadino paga utilizzando cambiali o assegni (bancari o postali) dovrebbe sempre controllare l’effettiva disponibilità di liquidità. nel momento in cui l’assegno risulta scoperto, dunque privo di disponibilità economica, il contribuente viene ritenuto cattivo pagatore ed è inserito nel registro dei protesti (il cosiddetto registro informatico dei protestati). in tal modo tutti coloro che potrebbero intrattenere rapporti commerciali con il soggetto protestato potranno visualizzare lo status di cattivo pagatore (sorgeranno dunque problemi di vario genere, per la concessione di mutui, prestiti, pagamento di rate della paytv o finanziamenti concessi per l’acquisto di elettrodomestici etc.).
il debitore sarà considerato cattivo pagatore anche nel momento in cui questi salderà i propri debiti. per potersi cancellare dal registro dei protesti bisogna seguire uno specifico iter. esistono diverse procedure per ottenere la cancellazione di un protesto, che variano a seconda del metodo di pagamento (assegni o cambiali). scopriamo in questo articolo tutte le info su come cancellare un protesto bancario e postale. maggiori approfondimenti sono disponibili nella nostra guida: come cancellare un protesto. come cancellare un protesto: assegno bancario in primis è bene ricordare che la cancellazione di un assegno protestato è possibile solo nel momento in cui è trascorso almeno un anno dalla data di elevazione del protesto. per cancellare un protesto è opportuno procurarsi la cosiddetta visura uso protesti, un documento che riporta i dati del protesto che s’intende eliminare.
il cittadino dovrà richiedere la visura presso la camera di commercio della propria provincia di residenza, senza dimenticare di portare con se un valido documento d’identità e un certificato di residenza storico. una volta ottenuta la visura uso protesti (costo 2 euro a visura) il contribuente per cancellare il protesto di un assegno postale o bancario, potrà procedere con la richiesta di riabilitazione presso il tribunale civile della propria provincia di residenza (sezione protesti). al tribunale basterà richiedere la domanda di riabilitazione per avvenuto pagamento del debito. alla domanda andrà allegato: assegno in originale; dichiarazione di avvenuto pagamento (liberatoria) firmata da entrambe le parti ( soggetto “debitore” e “creditore”) ed autenticata da un notaio. certificato di residenza storico del richiedente. visura uso protesti rilasciata dalla camera di commercio.
marca da bollo di euro 16,00. tempi cancellazione protesti una volta presentata la domanda di cancellazione del protesto, il richiedente dovrà attendere almeno un mese, dopodiché il tribunale rilascerà un “attestato di riabilitazione” che comprova l’avvenuto saldo del titolo. l’attestato di riabilitazione dovrà essere consegnato alla camera di commercio per la compilazione del modulo di cancellazione del protesto. entro circa 20 giorni lavorativi sarà comunicato l’avvenuta cancellazione del protesto e la riabilitazione per l’accesso al credito.
ricapitolando, per richiedere la cancellazione dal registro dei protesti il cittadino deve inviare una specifica richiesta al tribunale che rilascerà l’attestato di riabilitazione tramite il quale è possibile rivolgersi alla camera di commercio per ottenere la cancellazione del protesto. la domanda per ottenere la riabilitazione deve essere accompagnata da una serie di allegati che attestino l’avvenuto pagamento del debito e delle imposte dovute. come cancellare un protesto documentazione da presentare modulo firmato dal debitore titolo (assegno) in originale, quietanzato. atto di protesto. diritti di segreteria (€ 8,00 per ogni effetto). copia documento valido d’identità del richiedente.
Tel: 0645548090